E’ tempo di 730 e, come tutti gli anni, questo modello si conferma da oltre vent’anni la dichiarazione dei redditi più “amata” dagli italiani.
Pochi calcoli da fare e rimborsi fiscali veloci sulla rata di pensione o sulla busta paga dal mese di luglio.
Anche chi deve versare al fisco qualcosa può trovare vantaggioso il mod. 730: evita la fila per il pagamento delle imposte, le quali vengono trattenute – anche a rate - direttamente sulla pensione o sullo stipendio.
E’ notevolmente facilitato chi deve presentare la dichiarazione dei redditi ed ha una casa di proprietà, oppure integra pensione o stipendio con una collaborazione o un lavoro autonomo saltuari, o ancora ha spese mediche o altre ricevute da scalare dalle tasse.
E’ l’unica possibilità offerta ai coniugi per presentare la dichiarazione dei redditi in forma congiunta, anche se entrambi sono pensionati o lavoratori dipendenti.
Per oltre 15 milioni di contribuenti, tra dipendenti e pensionati, il Modello 730 si conferma valida alternativa al modello “Unico”, perché è semplice da compilare, i calcoli da fare sono pochi e la consegna al fisco viene fatta da chi presta l’assistenza fiscale (ci pensa il CAF).
CHI PUÒ PRESENTARLO
La denuncia fiscale tramite il 730 è per molti, ma non per tutti.
Riguarda i lavoratori dipendenti, i pensionati e chi percepisce redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (come ad es. i soci delle cooperative) che nel 2013 hanno avuto, oltre al reddito di lavoro dipendente o di pensione, anche redditi da terreni e/o fabbricati, da capitale, da lavoro autonomo per i quali non è richiesta la partita Iva, oltre alcuni redditi “diversi”.
Può essere presentato anche da chi percepisce solo redditi di collaborazione coordinata e continuativa o a progetto.
In questo caso, il contratto di collaborazione deve sussistere nel periodo tra giugno e luglio 2014 e il contribuente deve conoscere i dati del sostituto che effettua il conguaglio.
Può essere presentato anche da lavoratori dipendenti, pensionati e collaboratori che, pur non essendo obbligati alla presentazione della dichiarazione, ne hanno convenienza al fine di far valere oneri deducibili o detrazioni d’imposta (spese mediche, interessi passivi, assicurazioni sulla vita, etc.) che danno diritto al rimborso di parte delle imposte trattenute da parte del datore di lavoro o dall’Istituto previdenziale.
ESCLUSIONI DAL MOD. 730
Non può utilizzare il 730, ma deve prsentare il modello Unico, chi nel 2013 ha posseduto:
- redditi d’impresa e/o di partecipazione;
- redditi di lavoro autonomo con partita Iva (anche in forma associata);
- redditi diversi non compresi tra quelli indicati nel quadro D – righi D4 e D5; a titolo di esempio proventi derivanti dalla vendita di aziende, dall’affitto o dalla concessione in usufrutto di aziende.
Niente 730 anche per chi deve presentare la dichiarazione per conto di una persona deceduta, per i lavoratori domestici, per i contribuenti non residenti in Italia nel 2013 e/o 2014, nonché per i contribuenti che devono presentare una delle seguenti dichiarazioni: IVA, IRAP, sostituti di imposta (ad esempio venditori porta a porta).
QUANDO E A CHI PRESENTARLO
Mentre il termine di presentazione tramite l’ente pensionistico o il datore di lavoro scade il 30 aprile, la scadenza per presentare il modello tramite il Caf (Centro Assistenza Fiscale) è prevista entro il 31 Maggio prossimo.
E’ importante aggiungere che già dal 2011 l’Inps non fornisce più il servizio di acquisizione e invio del 730 che svolgeva precedentemtne per i pensionati e dipendenti i quali, ora, debbono rivolgersi al Caf.
Le operazioni di conguaglio (addebito delle imposte dovute o accredito del rimborso spettante) sono effettuate sullo stipendio a partire da luglio prossimo, o nella rata di pensione tra agosto e settembre.
Presso il Caf è possibile ottenere anche il visto di conformità, che dà la certezza che i dati relativi agli oneri deducibili e/o detraibili esposti nel 730 sono conformi a quelli della documentazione fiscale.
DOCUMENTI DA CONSERVARE
Non è più obbligatorio allegare alla dichiarazione la documentazione delle ritenute d’acconto, degli oneri, degli attestati di versamenti, ecc.
Bisogna tuttavia conservarla almeno entro il termine in cui l’amministrazione finanziaria può richiederla: la documentazione per l’anno d’imposta 2013 va quindi conservata fino al 31 dicembre 2017.
Il contribuente che, invitato dall’ufficio delle entrate, non è in grado di esibirla, oltre al recupero delle maggiori imposte è punito con la sanzione amministrativa da 258,00 euro a 2.065,00 euro.
LA SCELTA DELL’8 E DEL 5 PER MILLE
Insieme al 730 si deve consegnare al Caf la scheda per destinare l’8 e il 5 per mille (mod. 730/1) anche senza esprimere alcuna scelta.
Tutti i contribuenti hanno la facoltà di scegliere la destinazione di una quota dell’Irpef (l’8 per mille) a confessioni religiose o allo Stato, per scopi di carattere sociale, umanitari e religiosi.
Anche quest’anno è possibile destinare un’ulteriore quota (il 5 per mille), con lo stesso meccanismo dell’8 per mille, per le seguenti finalità:
- sostegno del volontariato, delle ONLUS, delle associazioni di promozione sociale;
- finanziamento della ricerca scientifica, dell’università e ricerca sanitaria;
- attività sociale svolta dal Comune di residenza del contribuente;
- sostegno delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici.
La scelta va espressa - obbligatoriamente per una sola istituzione sia per l’una che per l’altra – firmando l’apposito modello.