Il Presidente della Confcommercio Pescara, Franco Danelli:
“Il perdurare della situazione di emergenza, con la chiusura di molte imprese, sta provocando danni incalcolabili.
Per rimediare almeno in parte a questa situazione, oltre alla cancellazione che avevano già chiesto dei tributi locali (Cosap - Imu - Tari), sono a questo punto necessari indennizzi a fondo perduto rapportati alla perdita di fatturato documentabile, come hanno già fatto altri paesi europei come Germania e Francia.
Da oltre un mese le saracinesche sono abbassate e gli incassi azzerati ma i costi, dagli affitti alle utenze, continuano ad accumularsi, e le prospettive di ripresa sono incerte e non affatto rosee.
Non può più essere sufficiente il semplice accesso al credito, comunque utile, in quanto si tratta di contrarre ulteriore debito che andrà prima o poi restituito.
Senza contributi a fondo perduto migliaia di piccole e medie imprese del commercio e del turismo non riusciranno a ripartire e non saranno quindi neanche in grado di restituire la liquidità ottenuta.
Per questo ci siamo mossi a 360 gradi nei confronti di tutti gli Enti territoriali che possono supportare le nostre richieste: dalla Regione, alla Camera di Commercio di Chieti-Pescara, ai Comuni della provincia.
Ma è soprattutto dal Governo che ci aspettiamo risposte concrete alle istanze portate avanti attraverso la nostra Confederazione Nazionale di cui si riporta una sintesi:
- Contributo a fondo perduto rapportato alla perdita di fatturato documentabile;
- Sostegno finanziario al pagamento degli affitti ed estensione del credito di imposta a tutto il 2020;
- Cancellazione delle imposte locali e nazionali per tutto il 2020;
- Liquidità immediata con meccanismi semplici e a tasso zero;
- Aumento del bonus per le partite Iva almeno a 1.000 € per tutto il periodo di crisi;
- Estensione della cassa integrazione oltre le nove settimane previste;
- Sospendere per il primo semestre e poi rateizzare il pagamento delle bollette delle utenze;
Ci aspettiamo che nel Decreto di Aprile possano esserci le cose da noi richieste, e che i Comuni e la Regione intervengano con forza presso il Governo per cancellare le imposte locali e nazionali.
Occorre intervenire con rapidità e decisione per salvare l’inestimabile patrimonio costituito dalle piccole e medie imprese del commercio e del turismo”.