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SEMPLICEMENTE SCANDALOSA LA DECISIONE DI RIPORTARE LA TARIFFA DELL’AREA DI RISULTA A 2,50 EURO

 

La Confcommercio definisce scandalosa la decisione del Comune di riportare, a partire dal prossimo 2 febbraio, la sosta nell’area di risulta alla tariffa unica di 2,50 euro, che in maniera paradossale favorisce chi occupa un posto per tutta la giornata rispetto a chi necessita di un tempo breve per effettuare servizi o ancor più acquisti veloci.

   

            E’ inammissibile infatti che, dopo aver salassato cittadini e operatori con l’applicazione delle tariffe più alte possibili per  IMU, TARI e TASI, si operino nuovi aumenti in un settore così nevralgico come quello dei parcheggi, problema sistematicamente irrisolto da questa come dalle precedenti Amministrazioni.

   

            Come al solito, è facile immaginare chi sarà a pagarne le conseguenze: in primis il settore commerciale, già pesantemente vessato dalla crisi e dall’aumento delle tasse comunali, e che vedrà ulteriormente diminuire la possibile clientela, che ovviamente preferirà recarsi nei centri commerciali, dove il parcheggio è gratuito.

   

            Ma è possibile che non ci si renda conto di una situazione che con un minimo di buon senso poteva essere evitata?

   

            Perché bisogna sempre e solo penalizzare il settore trainante della nostra città, adottando misure – e ciò indipendentemente dalle Giunte o dalle correnti politiche che governano il municipio – che sistematicamente producono un decremento di ricchezza economica, a solo vantaggio delle casse comunali?

       

            Se veramente, come si apprende dagli organi di informazione, il fine unico di tale manovra deriva dalle perdite di Pescara Parcheggi, perché non si procede alla sua liquidazione e all’affidamento della gestione delle aree di sosta ad una nuova società, in grado di operare in maniera più efficiente con la completa automatizzazione del parcheggio dell’area di risulta?

   

            Possibile che non si comprenda come l’applicazione di sbarre elettroniche in entrata e in uscita (come ad esempio nel parcheggio dell’aeroporto) consentirebbe finalmente l’applicazione di tariffe più eque e realmente proporzionate al tempo di sosta, con un conseguente risparmio sui costi di gestione?

   

            E non ci si venga a dire che il problema possa risolversi con la piccolissima e scomodissima zona a tariffa ridotta per la sosta breve, quando la stessa non è visibile, non viene opportunamente segnalata, e soprattutto è talmente disagevole da raggiungere da non essere praticamente mai sfruttata?

   

            Infine, non possiamo ancora una volta che criticare l’atteggiamento dell’Amministrazione, che senza il minimo coinvolgimento delle Associazioni di categoria e delle parti sociali interessate ha nuovamente imposto un provvedimento senza aver offerto la minima possibilità di discussione e di un dibattito con chi vive sul campo la drammatica realtà di tutti i giorni.

 

 

 

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